martedì 26 giugno 2012

EURO 2012. CHI VINCE HA SEMPRE RAGIONE (2)? AVVICINAMENTO AD ITALIA-GERMANIA

Con la vittoria di domenica ai danni dell'Inghilterra ottenuta ai calci di rigore (dopo che i tempi supplementari si erano chiusi sullo 0 a 0) l'Italia si è guadagnata l'accesso alle semifinali di Euro 2012, dove incontrerà la temibile Germania, accreditata da molti opinionisti come la più seria pretendente alla vittoria finale. 


Quella disputata contro l'Inghilterra è stata probabilmente la prestazione più convincente degli azzurri, che per larghi tratti hanno dominato l'incontro creando numerose occasioni da gol e mantenendo il possesso della palla molto più a lungo degli inglesi.

Prandelli ha affrontato l'Inghilterra confermando il modulo utilizzato nella non brillante gara (risultato a parte) giocata contro l'Irlanda, ovvero il 4-3-1-2, con Abate e Balzaretti sulle fasce e con Montolivo nel ruolo di trequartista atipico.

Prima premessa: chi vince ha sempre ragione, e la controprova molto spesso non esiste.

Seconda premessa: sulla base dei valori tecnici di cui erano accreditate le 16 partecipanti ad Euro 2012 e sulla base del clima che ha animato la spedizione azzurra alla vigilia della partenza il risultato centrato dall'Italia fa sì che l'obiettivo che ci si era prefissi sia stato raggiunto e che a prescindere da come termini il match contro la Germania l'Europeo degli azzurri non possa non essere considerato positivo.


Detto questo provo a sottrarmi dal coro degli entusiastici (non per spirito di contestazione fine a sè stesso, ma per cercare di capire se il materiale umano a disposizione di Prandelli possa dare ancora di più rispetto a quanto messo in mostra fino ad ora) ponendo alcuni quesiti:

1) non valeva la pena di provare ad insistere con il 3-5-2, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate da Daniele De Rossi circa il suo stupore nell'essersi trovato decisamente a suo agio nel ruolo di difensore centrale?


2) se come tutto lascia intendere si punterà nuovamente sul 4-3-1-2 non sarebbe auspicabile l'utilizzo di un trequartista di ruolo come ad esempio Alessandro Diamanti (che nei due spezzoni di partita fin qui giocati è risultato molto positivo) al posto di un Montolivo che continua a non convincere?


3) dal momento che Antonio Cassano ha comprensibilmente messo in evidenza (per via della sua travagliata stagione, contraddistinta da un lungo stop per via dei suoi problemi cardiaci) una condizione fisico-atletica piuttosto deficitaria non sarebbe il caso di schierare dall'inizio Antonio Di Natale o Sebastian Giovinco, preservando il fantasista barese come eventuale arma da utilizzare a partita in corso?

4) la gran stagione di Antonio Nocerino e la sua buona prestazione nella sfida con l'Inghilterra (nella quale è subentrato a De Rossi) non sono indice del fatto che il milanista meriterebbe maggior considerazione (anche alla luce delle prove offerte in questo Europeo da altri componenti del centrocampo azzurro, come ad esempio Thiago Motta)?

Forse giovedì sera il campo fornirà alcune risposte e soprattutto ci dirà se dopo il superamento dello scoglio Inghilterra all'interno del gruppo allenato da Cesare Prandelli si è accesa o meno la scintilla (fatta di convinzione nei propri mezzi, autostima, determinazione, cattiveria, sfacciataggine) che, come nel 2006, può condurre ad esiti sorprendenti ed inizialmente impronosticabili.


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