sabato 16 giugno 2012

EURO 2012: CON LA CROAZIA NON SI VA OLTRE L'UNO A UNO. L'ITALIA E' GIA' AD UN BIVIO

14 giugno 2012. A Poznan, in Polonia, in occasione della seconda giornata della fase a gironi per quel che concerne le squadre del gruppo C si affrontano Italia e Croazia, rispettivamente reduci da un buon pareggio per 1 a 1 contro la Spagna e da una convincente affermazione per 3 a 1 ai danni dell'Irlanda.


Con una vittoria i croati avrebbero la possibilità di acquisire anticipatamente il pass per i quarti di finale, mentre gli azzurri hanno assolutamente bisogno di fare bottino pieno per poter poi affrontare l'ultima giornata essendo artefici del proprio destino senza dover dipendere dal risultato del match tra Spagna e Croazia.


Sul fronte Italia il ct Cesare Prandelli conferma l'undici che era sceso inizialmente in campo contro gli iberici, dando nuovamente fiducia a Mario Balotelli in attacco (il possibile inserimento di Antonio Di Natale al posto di Super Mario era l'unico dubbio nutrito dal tecnico alla vigilia).

L'Italia sembra scendere in campo con l'approccio giusto ed è autrice di una buona partenza, con un Marchisio che dà l'impressione di essere particolarmente in palla. In questa fase della partita vanno segnalate due conclusioni da fuori ad opera di Balotelli e di Marchisio.

Intorno alla metà del primo tempo tuttavia la Croazia inizia ad essere meno timorosa, creando gioco e mettendo un po' di apprensione alla squadra azzurra.

L'Italia però, sul finale del tempo, riesce a riprendere in mano il pallino del gioco.

Una doppia conclusione ravvicinata di Marchisio ottimamente sventata dal portiere avversario Pletikosa al 37' è il preludio al gol, che arriva su un magistrale calcio di punizione eseguito da Andrea Pirlo al 38'.


La prima frazione si chiude dunque con l'Italia in vantaggio per 1 a 0.

Al rientro in campo nessuna delle due squadre effettua cambi, per cui si riparte con gli undici iniziali.

L'Italia non riesce a trovare il gol del raddoppio che probabilmente chiuderebbe la contesa, calando alla distanza. La Croazia viceversa, con il passare dei minuti, alza progressivamente il suo baricentro.
Prandelli intuisce i possibili rischi e prova a porre rimedio sostituendo al minuto 63 un impalpabile Thiago Motta con Riccardo Montolivo, che però però non riesce ad entrare in partita risultando alla fine uno dei peggiori in campo. Al '70 entra anche Di Natale al posto di Balotelli, ma l'inerzia non cambia.

Al '72, su un cross dalla sinistra, complice anche una svista difensiva di Giorgio Chiellini, arriva il pareggio croato ad opera dell'attaccante croato Mandzukic.


Al minuto 83 Prandelli opera l'ultimo cambio a sua disposizione provando a giocarsi la carta Sebastian Giovinco, al suo esordio in questo Europeo, ma senza costrutto.
L'Italia non riesce a dare vita ad un forcing finale e anzi, la Croazia ha la possibilità di colpire nuovamente con un paio di contropiedi potenzialmente pericolosi che però per fortuna degli azzurri non riesce a sfruttare.

Dopo cinque minuti di recupero l'arbitro inglese Webb (protagonista di una buona direzione di gara) fischia la fine e manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 1 a 1.


Sul fronte azzurro i più positivi sono Pirlo (che oltre al gol riesce ad imbastire buone trame di gioco) e Marchisio (anche se comprensibilmente cala un po' alla distanza), mentre per quanto riguarda i croati, oltre all'autore della rete del pareggio Mandzukic va segnalata la buona prova del regista del Tottenham Modric, quasi sempre elegante e preciso palla al piede.

Questo pareggio costringe ora l'Italia di Cesare Prandelli a dover per forza battere la già eliminata Irlanda di Giovanni Trapattoni (possibilmente segnando più di una rete) con la consapevolezza però che questo potrebbe non bastare, dovendo dipendere anche dall'esito dell'incontro tra Spagna e Croazia, nella speranza che le due compagini non decidano che due feriti sono meglio di un morto.


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